L’immagine mostra la realizzazione di un ponteggio apparentemente ordinario, dotato di mantovana parasassi e di rete microforata di facciata, ininfluente dal punto di vista dell’azione del vento. La scelta di questa soluzione era obbligata in quanto in una delle fasi di cantiere le pareti perimetrali dell’edificio si sarebbero trovate strutturalmente isolate, in quanto private dei sostegni dei solai intermedi: sarebbe stato impossibile trattenere la spinta del vento. Le medesime pareti esterne sono state quindi dotate di una serie di tralicci in tubi e giunti, predisposti antecedentemente alle operazioni di demolizione, che hanno permesso di mantenere in sicurezza l’edificio rispetto al ribaltamento di facciata.
dettaglio ponteggio
Vista situazione interna ad inizio cantiere
Elaborazione di PIMUS per la realizzazione di un ponteggio.
Nella cantieristica ordinaria spesso non conviene inoltrarsi in complesse operazioni di sostegno e armatura dei fronti scavo, bensì risulta maggiormente produttivo usare il buon senso e lavorare sulla programmazione. Innanzi tutto è fondamentale coinvolgere l’impresa nelle scelte tecniche e soprattutto nella quantità di personale da utilizzare: infatti, spesso è più utile avere poche persone ben coordinate che molti operai o macchine che fanno lievitare esposizione e rischi.
Alla situazione finale mostrata dalla prima immagine si è arrivati dopo cinque fasi di getto delle fondazioni. La situazione sopra riportata mostra l’ultima di queste fasi che ha coinvolto il solaio dello scantinato e le travi di fondazione più lontane dai due edifici esistenti posti esattamente sul confine del cantiere.
La programmazione aveva stabilito che si dovesse innanzitutto e preventivamente eseguire i consolidamenti di alcuni punti critici dei paramenti dei due edifici esistenti, mediante tecniche di cuci/scuci (è stato predisposto un ponteggio per tale scopo). Successivamente, si è proceduto alla realizzazione delle travi di fondazione a ridosso di detti edifici in due stralci distinti da circa 8 mc ciascuno, in modo da creare un efficace contrasto al piede dei fabbricati (coinvolgendo anche alcuni tratti delle travi ortogonali).
Sicuramente tale procedura ha comportato la gestione di alcune situazioni tecnologiche normalmente affrontate in altro modo.
Lo scantinato è stato quindi gettato contro la cintura di fondazioni precedentemente realizzata.
